Il metodo di Joseph Pilates dalla Germania agli stati uniti alla divulgazione odierna
L’ideatore del metodo non visse per sempre in Germania, dopo aver partecipato come preparatore atletico e di collaboratore medico presso alcuni campi di internamento durante la seconda guerra mondiale, Joseph Hubert Pilates decise che era giunto il momento di compiere il grande passo, trasferendosi a New York negli Stati Uniti d’America.
Fu proprio negli U.S.A. che riuscì a far conoscere notevolmente il Pilates alle nuove generazioni di sportivi di tutto il Mondo.
Passò pochissimo tempo quando assieme a sua moglie (la quale condivideva estremamente con suo marito, ogni idea e genere di approccio fisico e psicologico nei confronti della preparazione atletica), decise di aprire una palestra dedicata quasi interamente al metodo da lui stesso inventato.
Sia Joseph che sua moglie Clara, condividevano la passione ed i metodi di allenamento necessari per il mantenimento della salute fisica generale dell’essere umano.
L’apertura di questa attività a New York, segnò una svolta davvero molto importante per Pilates, infatti, non ci volle molto tempo prima che si divulgassero voci, in merito al nuovo metodo completo ed efficace appena giunto sul territorio statunitense dalla Germania.
Una scalata molto importante del successo del metodo di Pilates fu determinato inequivocabilmente dal settore della danza.
I danzatori americani, giunsero quanto prima alla conclusione che gli esercizi racchiusi nel grande recipiente del Pilates, potessero risultare estremamente proficui nell’ambito della preparazione fisica dei ballerini accademici.
Questo in particolar modo perchè il Pilates offriva in maniera completamente libera e naturale di allenarsi costantemente, aumentando esponenzialmente la forza fisica, ma senza il problema estetico (incentrato ovviamente sui danzatori), dell’aumento di massa muscolare incontrollato.
Il metodo oltre ad essere visto come un toccasana generale, rappresentava anche un apposito sistema per l’allenamento riabilitativo, aiutando le persone con problematiche dovute ad incidenti od infortuni atletici, di riuscire ad allenarsi, senza indebolire ulteriormente o sforzare inavvertitamente le parti compromesse.
Passò davvero pochissimo tempo prima che il Pilates ed il suo innovatore, vennero osannati e sfruttati da ballerini professionisti e da danzatori e sportivi famosi, tra i quali possiamo menzionare: Martha Graham, Hanya Holm e tantissimi altri ancora.
Tutt’oggi le antiche teorie presenti nel famoso metodo, costituiscono ancora la base di studio e metodo di apprendimento a cui tutti gli istruttori si ispirano.
I fondamenti del Pilates sono di fatto ancora oggi sfruttati per la moderna formazione di tutti gli aspiranti docenti della disciplina.
Prima di apprendere tutti i vari esercizi che compongono le fasi di apprendimento iniziale, viene infatti studiata la filosofia del metodo e dal lato pratico, si cerca di spiegare a quali gruppi di muscoli il Pilates si rivolge con un focus maggiore.
La metodologia infatti stabilisce una relazione diretta in particolar modo e con maggiore rilievo, nei confronti dei muscoli posturali.
Questo proprio per il fatto che tale metodo possiede anche si un’impostazione dal punto di vista dell’aumento della tonicità della muscolatura generale del corpo umano, ma in particolare, si concentra sull’eliminazione o limitazione dei problemi e delle infiammazioni inerenti all’errata postura delle strutture muscolo-scheletriche di tutto il corpo, specialmente di quelle inerenti alla spina dorsale, delle vertebre lombari e di quelle cervicali.
Per queste ragioni oggi il Pilates viene sfruttato in ambiti differenti da quello esclusivamente del fitness, coinvolgendo anche, negli ultimi anni, persino l’ambito della medicina tradizionale ed olistica.